Ramones #6

Dopo l’esperienza con Spector, i Ramones si convinsero che bisognava sfruttare la componente pop della loro musica e per questo cominciarono ad essere attaccati dalla stampa. Tra di loro i rapporti non erano eccellenti, in compenso la discreta notorietà, che però non arrivava a farli scalare le classifiche a differenza di Blondie, Knack, Cars o B’52’s, consente loro di avere qualche soldino (sembra che ognuno dei quattro poté finalmente acquistare un appartamento: Joey nel Lower East Side, Johnny sulla Fourth Avenue, Dee Dee nel Queens e Marky a Brooklyn).

Su questo crinale pop-punk sono sia Pleasant Dreams del luglio 1981 (il primo album senza foto in copertina) che Subterreanean Jungle del maggio
1983, che però contiene qualche asprezza (per esempio l’incendiaria “Psycho Therapy”) che li riporta alle origini. Nel primo, che raggiunge la posizione 58 della classifica americana, sono presenti sia cori che tastiere, mentre nel secondo, che raggiunge la posizione 83 della classifica americana, troviamo una doppia chitarra.

A proposito delle tensioni nel gruppo, a parte gli annosi problemi di Dee Dee con la droga, si aggiungono pure quelli di Marky con l’alcool; la goccia che fa traboccare il vaso è il suo arresto a Brooklyn per guida in stato di ubriachezza! Così venne sostituito da Richie Ramone. Come se non bastasse Johnny è coinvolto in una rissa con Seth Maclin del gruppo punk Sub Zero Construction e ne ricava un cranio fratturato e un intervento chirurgico delicatissimo (per due mesi porterà il cappello da baseball).

Nell’agosto del 1984 i Ramones cominciano a registrare il nuovo album Too Tough To Die che viene pubblicato in ottobre dello stesso anno per celebrare il decimo anniversario della nascita della band tornando alle vecchie sonorità punk; gran parte delle canzoni sono scritte da Dee Dee e sono segnate da un profondo pessimismo, si parla di bombe atomiche, guerra, gioventù bruciata, discriminazioni sociali (“Planet Earth” è un inno all’ecologia), insomma i Ramones sembrano cambiati e più impegnati rispetto a certe tematiche dopo aver ostentato un atteggiamento pigro e disinteressato verso la politica e i grandi
temi. La stampa specializzata accolse favorevolmente l’album definendolo il disco più eccitante dai tempi di Road To Ruin. Nella classifica USA Too Tough To Die come al solito non va oltre la posizione 172 mentre all’estero, in particolare in Europa, sono celebratissimi: all’Amsterdam Park si esibiscono davanti a 250 mila persone!

Da Pleasant Dreams ho scelto un pezzo davvero delizioso: “It’s Not My Place (In the 9 to 5 World)” che descrive, in maniera forse ingenua ma efficace (il clip con Joey in cravatta e borsa di pelle è insuperabile) come “il mondo che lavora dalle 9 alle 5 non è un luogo che fa per me”.


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