punk is dead #14

Contrazione

DI Stefano Marullo

Proviamo ad addentrarci all’interno della scena punk italiana, tardiva rispetto a quella anglosassone e più problematica in un Paese come quello italiano a tradizione neomelodica. Lo faremo questa settimana e la prossima con due gruppi indimenticabili. Oggi vi parlo dei Contrazione, da non confondere con i Negazione, attivi nello stesso periodo e della stessa città, Torino, entrambi pietre miliari del genere. In effetti insieme a Bologna e Milano, Torino (e tutto il Piemonte) nei primi anni Ottanta del secolo scorso, rappresenta una delle città italiane più ricettive per la nuovissima scena punk nella versione più di tendenza di quel periodo, l’hardcore, chitarre distorte sparate a velocità massima e canzoni urlate. Un’epoca di grande vitalità con decine di gruppi interessanti. Solo per fare qualche nome, oltre ai citati Contrazione e Negazione, Indigesti, Peggio Punx (originalissimi con brani che duravano anche 12-15 secondi!), Nerorgasmo, Declino, Stinky Rats, Bed Boys, Blue Vomit, D.D.T., Impeto e Assalto, Panico. Pullulavano le fanzines e le autoproduzioni: per Torino, fra le prime, la Meccano Records. E anche i centri sociali occupati.

I Contrazione esprimevano l’area anarchica e libertaria del punk, come i Crass e come questi ultimi nascono come collettivo e annoverano come seconda voce  una  donna, Mara Caberlin (morta purtroppo prematuramente nel 2023)  quasi tutti i componenti provengono da altre esperienze musicali, tra essi Gianpiero Capra già bassista dei leggendari Kina di Aosta (che ho avuto il piacere di conoscere durante le manifestazioni contro i Cruise a Comiso nel 1983 n.d.A.). Formazione inedita nel panorama punk italiano anche per la presenza del sassofonista Stefano Giaccone (come negli X-Ray Spex!).

Assolutamente underground in Italia per dirla in modo più elegante di ignorati, i Contrazione (ma anche i Raw Power di cui parleremo la prossima settimana) raggiungono una certa popolarità all’estero e vengono persino invitati a partecipare (in abbinata con i Franti, con il pezzo “Sbarre”; sempre con i Franti la realizzazione di uno split album) dalla statunitense R Radical Records di Dave Dictor dei MDC (Million Dead Cops, tra i nomi di punta dell’hardcore americano) al doppio album International P.E.A.C.E. Benefit Compilation che vede tra gli altri autentici mostri sacri come Crass, Offenders, Cause for Alarm, Subhumans ma anche altri gruppi italiani come Wretched, Declino, Negazione, Peggio Punx. Ne seguì un tour europeo pregno di soddisfazioni per i Nostri.

I Contrazione, come tutti quelli “fedeli alla linea”(il riferimento ai CCCP è voluto, loro avevano un mondo tutto proprio e non disdegnavano neanche la partecipazione nelle reti nazionali pur conservando la loro inconfondibile originalità e venendo spesso in conflitto con il fronte anarchico) dell’area punk anarchica e dell’autoproduzione, non si concedevano facilmente a interviste e ai giornalisti musicali ufficiali; per sapere su di loro bisognava leggere le fanzines spesso scritte da membri dei gruppi stessi. I testi dei Contrazione sono curati e perfettamente consoni alla loro “punkitudine”: parlano di marginalità e ribellione. L’alternanza tra i due vocalisti conferisce poi grande ricchezza e dinamicità al canto. La musica non concede nulla a pause o elaborazioni ma è letteralmente sparata a chi ascolta. I loro vinili sono molto curati anche dal punto di vista fotografico.

Una carriera breve ed intensa, i Contrazione si sono sciolti forse nel momento della loro massima popolarità ma i singoli componenti del collettivo hanno continuato a lavorare nel mondo musicale e a militare nell’area dei centri sociali e dei collettivi anarchici.

Vi propongo “Nausea”, manifesto politico ed esistenziale, classico hardcore che ricorda gli amici MDC (ma se vogliamo, anche i connazionali Punkreas di qualche anno più tardi) con punte metal alla Suicidal Tendencies.


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