M. L’ora del destino

Di Mondopasca

L’ora del destino è scoccata, ed è un bagno di sangue. Il popolo leone si scopre pecora umiliata da nemici e alleati. In battaglia solo disfatte, nei territori occupati ferocia disumana sui civili (chiedere agli sloveni…). M. si illude e disillude, abbozza, si mangia lo stomaco, sonnecchia mentre il Führer sproloquia, fa il piagnone con Claretta. Ben, diciamocelo, questo non è il Paese che volevi e tu sei un enorme bluff. Coralissimo affresco con indimenticabili personaggi minori, come Dùmini, assassino di Matteotti, maschera straitaliana del trafficone. Quarta puntata della mastodontica saga di Scurati. Appuntamento a piazzale Loreto per il capovolgimento finale.

672 caratteri

Antonio Scurati, M. L’ora del destino, Bompiani 2024, pp. 672

Le “recensioni caratteriali” di Arghía contano un numero di caratteri (spazi inclusi) pari al numero di pagine di un libro o ai minuti di un film, di una serie, di un disco o di uno spettacolo. Né un carattere in più né uno in meno.


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