Bob Dylan

Bob Dylan – pseudonimo di Robert Allen Zimmerman ispirato dal poeta gallese Dylan Thomas – nasce il 24 maggio 1941 a Duluth, nel Minnesota, sotto il segno dei Gemelli. Innamorato del folk di Woody Guthrie nel 1961 arriva a New York per fare musica e, due anni dopo, pubblica The Freewheelin’ Bob Dylan, disco che darà il via alla sua leggenda. Con pezzi come “Blowin’ in the Wind” e “A Hard Rain’s a-Gonna Fall” diventa la voce dei movimenti di protesta, senza volerlo affatto. Ma Dylan non ama stare dentro a nessuna etichetta e nel 1965 sconvolge il mondo: elettrifica il folk, esibendosi al Newport Folk Festival con una Fender Stratocaster tra i fischi dei fan puristi. Nasce il folk-rock (ascoltate Bringing It All Back Home, 1965). Da quel momento Dylan non smette di sorprendere, spaziando dal rock al country fino al gospel. Con “Like a Rolling Stone” (1965, primo singolo di successo di oltre 6 minuti) rivoluziona il concetto stesso di canzone, fondendo parole e musica come mai prima. Dylan realizza anche il primo album doppio rock con Blonde on Blonde (1966), avvia il fenomeno dei bootleg con Great White Wonder (1969) e crea il primo cofanetto con Biograph (1985). Inoltre, il video di Subterranean Homesick Blues (1965) è considerato uno dei primi videoclip della storia. Amato o odiato, Dylan è sempre stato un poeta scomodo e una figura enigmatica, ma tanto basta per valergli un Nobel per la letteratura nel 2016, alla cui cerimonia di premiazione nemmeno si degna di andare preferendo suonare dal vivo. Se il rock è ribellione, Dylan è stato e sarà per sempre il suo più sfuggente profeta.

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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima


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