L’enigma della farmacia

Perché le farmaciste della farmacia, che per qualche scherzo angosciante si trova a pochi metri da dove abito, disprezzano il genere umano, e soprattutto me? Perché ogni volta che chiedo il più innocuo dei farmaci sembra che abbia chiesto a loro, personalmente, di andare a reperire, a piedi, le piante magiche utili alla preparazione dell’elisir di lunga vita in un garage del Nicaragua? Perché sono le uniche che mi chiedono la ricetta per un farmaco che acquisto da diecimila anni senza che nessuno abbia mai battuto ciglio? Perché quando mi trovo in quel luogo asettico avverto sempre quell’orribile sensazione che mi stiano facendo un favore che non mi merito? Sarà perché appaio sostanzialmente in buona salute? In realtà ho un sacco di problemi. O forse perché si credono detentrici di tutte le cure del mondo e senza di loro non potremmo che vivere tossendoci spasmodicamente in faccia? Ma allora i medici cosa dovrebbero dire? E i santoni che guariscono qualsiasi cosa con la sola imposizione delle mani?

s.


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