John Frusciante nasce a New York il 5 marzo 1970 sotto il segno dei Pesci. Nel 1988 entra a far parte dei Red Hot Chili Peppers, già suoi idoli, portando all’interno del gruppo una dose letale di talento, follia (come se non ce ne fosse già abbastanza) e sensibilità musicale, elementi che amalgamati fra loro e le qualità di Anthony Kiedis, Flea e Chad Smith, daranno vita a un’alchimia perfetta che sfocerà nell’inconfondibile funk rock dei peperoncini rossi piccanti. Il primo disco di John con i Red Hot è Mother’s Milk (1989), ma è con Blood Sugar Sex Magik (1991) che conquista il mondo, tra riff memorabili come quelli di “Under the Bridge” e “Give It Away” e assoli che fanno venire voglia a una miriade di ragazzini di imparare a suonare la chitarra (o almeno a provarci). Frusciante non è un chitarrista qualsiasi – trovate qualcun altro che sappia combinare la furia del punk, la raffinatezza hendrixiana e la malinconia di chi ha visto un po’ troppe cose (droghe pesanti comprese). In pieno stile rockstar, nel 1992 lascia la band nel bel mezzo della fama mondiale, si perde nei meandri dell’autodistruzione per poi risorgere come una fenice nel 1998. Da allora, ha lasciato e ripreso il suo posto più volte, dimostrando che il vero amore, anche quello musicale, non finisce mai davvero. Encomiabile anche la sua carriera solista, in cui oltre alle sue doti chitarristiche sfodera anche la voce, la sua voce. Fra tutti i dischi segnaliamo l’onirico To Record Only Water for Ten Days del 2001.
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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima