Di Andrea Belushi
Menu:
Cannellino pane e Nino
Ciccio Gonzales torna dal gabbio (feat. Cecilia di Donato)
Cozze alla “Γιγι Μανγιονε” (feat. Alessandro Sesti)
La vendetta di Borodin
Dischi consigliati:
- Charles Manson, Lie: The Love and Terror Cult
- Nico, Chelsea Girl
- Green Day, Nimrod
- Davide Vandesbisuz, quello che riesci a trovare in rete
- Crosby, Stills, Nash and Young, Deja vu
- Nana Grizol, Ruth
- GG Allin, Dirty Love Songs
- Weezer, Christmas Album
Ore 9.30: anche oggi ti svegli. Arranchi grottescamente nelle paludi dell’hangover, ti esprimi con mocciose onomatopee e il tabacco che hai comprato ieri è misteriosamente agli sgoccioli. Ma tu sei un raschiatore raffinato. Tu sei un santo superstite pluriblasonato e quindi ti ci scappa la “shitgarette”. Corri al cesso, la accendi, caghi.
Vai a fare spesa, ovviamente con gli stessi abiti con cui hai dormito: pantaloni della tuta neri, un pile che da tempi immemori accoglie a braccia aperte il sempiterno esodo di peli canini, un cappello di lana, occhiali da sole e labbra screpolate.
E comunque compri:
Tabacco, cartine lunghe, filtri lunghi
Ingredienti:
Cannellino Pane e Nino
- Quattro scatole di fagioli cannellini
- Pane
- 1kg di spalla di Nino (maiale)
- Semi di sesamo
- Timo, rosmarino, cipolla, maggiorana, aglio, alloro, paprika affumicata
- Aceto di mele
Ciccio Gonzales torna dal gabbio
- Per fare lo gnocco fritto (farina, lievito, strutto, burro)
- Macinato di manzo, maiale, pollo e agnello
- Cheddar
- Insalata iceberg
- Cipolle, carote, prezzemolo, aglio, peperoncino fresco
- Lambrusco
- Concentrato di pomodoro
- Brodo di carne
Cozze alla Γιγι Μανγιονε
- Cozze fresche
- Pepe
- Feta
- Cipolle
- Finocchio selvatico
- Aglione
- Peperoncino
- Pomodorini
La vendetta di Borodin
- Zucchero
- Pompelmi
- Vodke
- Stampini per ghiaccioli
Preparazione:
Rincasi, posi la spesa sul tavolo e trovi addirittura il coraggio di farti una doccia.
Prima di salire in bagno, lo sguardo ti cade su una bottiglia di Ceres. Il pensiero che è troppo presto per bere neppure ti sfiora ma interroghi te stesso sul fatto che tracannarla prima della doccia equivale a sprecare quell’incipit d’ebbrezza a te tanto caro. Rinunci, anzi, rimandi.
Lavata via la voglia di crepare che fino a poco fa ti era stata fedele concubina, decidi di dare uno sguardo al menu da te ideato la notte precedente. Inizi dal dessert:
La vendetta di Borodin
- Metti 3 litri d’acqua all’interno di una pentola e aggiungi 250 grammi di zucchero. Fai bollire il tutto mescolando finché lo zucchero non si è completamente sciolto. Spegni e fai raffreddare.
- Spremi i pompelmi fino a raggiungere 20\25 cl di liquido e buttaci dentro un cucchiaino e mezzo di zucchero.
- Inserisci il succo di pompelmo e 10 cl di vodka nell’acqua zuccherata. Amalgama il tutto.
- Stappa l’agognata Ceres, accenditi una sigaretta e indossa un sorriso saturo di sfacciata vergogna mentre ripensi al coro “Santa Klaus got syndrome of down” che ieri notte hai fatto cantare a tutti credendo fermamente che fosse un’idea geniale.
- Versa il succo all’interno degli stampini e mettili in congelatore per 12 ore.
- Non li mangerete mai .
Cannellino pane e Nino
- Accendi la slow cooker settandola a low.
- Trita finemente cipolla, aglio, rosmarino, alloro, timo e maggiorana.
- Ungi la spalla di Nino con dell’olio d’oliva, adornala con gli odori appena tritati aggiungendo sale, pepe e paprika affumicata.
- Versa una piccola quantità di acqua mista ad aceto di mele nella slow cooker, butta dentro Nino e cuocilo a modalità low per circa 8 ore. Togliti dalla testa di aprire il coperchio durante la cottura.
- Accenditi una sigaretta e rifletti su quanto sei stato fortunato a non essere nato Ed Sheeran.
- Taglia il pane a cubetti; marinali con olio d’oliva, timo, paprika, ras el hanout, sale e pepe.
- A cottura ultimata togli la spalla dalla slow cooker, riducila a brandelli, recupera una buona metà dei succhi fuoriusciti da Nino e mettili in una ciotolina. Riposiziona la spalla a brandelli all’interno della slow cooker settandola a modalità warm.
- Inserisci i fagioli cannellini dentro il bicchierone del minipimer, aggiungi metà dei Nino-succhi e mixa il tutto fino a creare una dignitosa vellutata.
- Scalda il forno a 200 gradi e fai bruschettare i cubetti di pane marinato
- Togli il Nino a brandelli dalla slow cooker, adagialo su un grosso vassoio bagnandolo coi rimanenti succhi, portalo a tavola insieme alla vellutata di cannellini e ai cubetti di pane schiaffati in due distinte ciotolone.
- Nessun “eureka!”, bensí mera improvvisazione: goditi l’imbarazzo dei tuoi ospiti che annaspano per capire come consumare questo piatto.
Ciccio Gonzales torna dal gabbio
A Reggio Emilia Ciccio Gonzales è un’istituzione; padre dello striscione “grazie Reagan, bombardaci Parma!” esposto sulla curva della Reggiana negli anni ’80 e ideatore del “Mein Kampf” dello gnocco fritto, un piccolo ricettario scritto durante il suo breve periodo di detenzione presso il carcere di Reggio Emilia per essere entrato di notte all’interno di un rinomato negozio di vestiti da sposa col solo ed unico scopo di imbrattare gli abiti con feci ed urina a causa di una proposta di matrimonio non proprio andata a buon fine. Uscito dal gabbio ha aperto “FriGno”; una sorta di fast-food in cui farcisce dei giganteschi gnocchi fritti con qualsiasi cosa a disposizione.
- Lasciati ispirare da Ciccio Gonzales, sii Ciccio Gonzales.
- Metti i vari macinati all’interno di un grande contenitore. Marina il tutto con paprika affumicata, timo, alloro, rosmarino, sale, pepe e olio. Sigilla e lascia il contenitore in frigo per almeno 3 ore.
- Ti accendi una sigaretta ma vieni colto da un irrefrenabile istinto di fumarla fuori dalla porta di casa e ne capisci subito il motivo: vedi passare un gatto col muso identico a quello di Liliana Segre, ma in cuor tuo sai che quel felino altro non è che una reincarnazione di Bill Hicks.
- Choppi minuziosamente carote, cipolle, aglio e un peperoncino fresco. Prendi una grossa padella, la battezzi con copioso olio d’oliva e fai soffriggere la choppatura.
- Tiri fuori la carne dal frigo e la schiaffi tutta nella padella del soffritto. A sufficiente rosolatura sfumi il tutto con del lambrusco (o del vino rosso), aggiungi un po’ di concentrato di pomodoro, due\tre mestoli di brodo, copri la padella e lasci cuocere il “chili” per un’ora a fiamma bassa.
Lo gnocco fritto direttamente dal “Mein Kampf” di Ciccio Gonzales:
Decidi di realizzare 4 gnocchi fritti king size farcendoli con il “chili” di macinati, cheddar a pioggia tropicale e dell’insalata iceberg.
Servi “Ciccio Gonzales torna dal Gabbio” in grossi piatti piani esclamando “magna e tes!” (zitto e mangia!).
Cozze alla “Γιγι Μανγιονε”
- Accenditi una sigaretta e immagina di entrare nel pentolone dove cuociono le cozze; noterai che, nel preciso istante in cui si spalanca la prima conchiglia, man mano tutte le altre seguiranno il suo esempio. Osmosi? Naaah… Presa di coscienza? Forse… Rivolta? Sì!
- Pulisci bene ogni singola cozza sotto l’acqua corrente aiutandoti con un raschietto o un coltello seghettato. Getta quelle rotte.
- Choppa carote, sedano, cipolla, finocchio selvatico, pomodorini, un peperoncino fresco, aglione e prezzemolo.
- Prendi un grosso pentolone, abbonda di olio d’oliva e vai di soffritto precedentemente choppato.
- Scaraventa dentro pure le cozze, copri il pentolone e lascia cuocere per circa 5 minuti a fiamma poderosa.
- Filtra le cozze con un colino a trama molto sottile e rimettile nella pentola insieme alla loro acqua “purificata”. Aggiungi un bel panetto di feta, copri il pentolone e lascia riposare il tutto per circa 5 minuti.
- Posiziona il pentolone al centro della tavola e dai inizio alla battaglia delle Termopili
- Accenditi una sigaretta e guarda i tuoi amici a tavola che fanno la scarpetta coi brandelli di gnocco fritto avanzati; in sottofondo c’è “The First Noel” degli Weezer, ti commuovi. Il Natale è salvo.