Di Andrea Belushi
Questa ricetta è l’ideale per veder perdere la propria squadra del cuore in finale di Champions League o per un party di carnevale a tema “Lanzichenecchi”.
Ingredienti:
- Carne macinata di qualità (angus, canguro e struzzo)
- Insalata iceberg (parte croccante)
- Gorgonzola dolce
- Cheddar (sottilette)
- Pane (bun xxxl)
- Mousse di mortadella e stracciatella di burrata (in alternativa maionese di avocado o maionese di melanzana)
- Cipolla rossa
- Sale
- Pepe
- Olio extravergine
- Zucchero di canna
- Latte
Dischi consigliati:
Claudio Lolli, Aspettando Godot
The Magnetic Fields, 69 Love Songs
Preparazione:
- Metti il macinato mix all’interno di un contenitore abbastanza capiente e ci schiaffi del gorgonzola a cubetti, poco olio extravergine, poco sale, poco pepe. Impasti il tutto rigorosamente con le manine trionfando dove marxismo e cristianesimo purtroppo han miseramente fallito.
- Accendi una sigaretta e volgi il pensier ai tempi in cui andava di moda l’agopuntura e la scritta “rich” stampata sulle chiappe dei jeans.
- Seleziona le parti più croccanti dell’insalata iceberg e mettile da parte.
- Prendi una padella, schiaffaci due cucchiai di olio extravergine, fai ammorbidire la cipolla stando attento a non farla bruciare. A fine cottura ci metti un cucchiaio o due di zucchero di canna e amalgama il tutto.
- Accendi il forno a 200 gradi e fai bruschettare i buns (non troppo per favore).
- Prendi il minipimer e nel suo bicchierone ci schiaffi la mortadella coprendola con 2 o 3 cucchiai di latte (dipende da quanta mortadella ci metti ma deve diventare una mousse più solida che liquida). In un modesto contenitore unisci la mousse di mortadella alla stracciatella di burrata.
- In alternativa alla mousse di mortadella e stracciatella:
- 1) Maionese di avocado: compra o fai una maionese. L’avocado è il sovrano incontrastato dei figli di puttana: non esiste essere più subdolo nell’universo e la maggior parte delle inculate nella tua breve esistenza le riceverai da sto pezzo di merda. Nonostante io sia quasi un luminare nella scelta dell’avocado spesso mi son trovato a frignare in un angolino dopo averlo aperto. Al tatto deve essere abbastanza morbido (fai una leggera pressione con le dita e assicurati che non affondino troppo nella buccia). Io prediligo quelli più piccoli e scuri (di solito peruviani… se acquisti quelli provenienti da I*****e sei una merda). Sbuccialo, taglialo alla cazzo di cane e schiaccialo con una forchetta fino a farne una salsina. Uniscilo alla maionese sporcando il tutto con un pizzico di sale, pepe e olio extravergine.
- 2) Maionese di melanzana: taglia la melanzana a cubetti, falla soffriggere in padella con dell’olio extravergine aggiungendo pochissima acqua. Appena i cubetti son cotti e quindi morbidi metti tutto nel minipimer insieme a mezza becca d’aglio sminuzzata, del prezzemolo, due cucchiai di olio extravergine e un bicchierino da shot pieno di acqua. Mixa il tutto e poi aggiungilo alla maionese.
- Costruisci i burger: delle regole ce ne fottiamo e quindi plasmali come ti pare. Appena gli avrai dato la forma che desideri massaggia entrambi i lati del burger con dell’olio extravergine e falli cuocere su una bistecchiera (in alternativa va bene pure una padella antiaderente). Poco meno di un minuto a lato con fiamma atroce poi a fuoco lento fino a fine cottura (rigirandoli 3 o 4 volte circa ma dipende da quanto li hai fatti spessi).
- Riaccendi il forno sempre a 200, taglia orizzontalmente i bun, adagia 2 sottilette di cheddar su ogni lato e inforna per circa 1 minuto (non far squagliare del tutto il formaggio altrimenti muori).
- Stratificare partendo dalla base del bun:
- 1) Stracciatella\mortadella (o maionese di avocado/maionese di melanzana)
- 2) Iceberg croccante
- 3) Burger
- 4) Cipolla caramellata
- 5) Stracciatella\mortadella (o maionese di avocado/maionese di melanzana)
- 6) Iceberg croccante
Questo piatto è dedicato all’Eva biblica:
Onore ad Eva, la prima donna disobbediente. Nella Bibbia Dio plasma Adamo con la terra e gli dona la vita sputandogli in faccia la sua ammorbante fiatella; quindi lo pone nel giardino dell’Eden e crea prima gli animali, poi una donna formata dalla stessa costola di Adamo. Dio subaffittò il paradiso terrestre ad Adamo ed Eva ponendo un’unica condizione; ordinò loro di non mangiare i frutti di un arbusto chiamato “Albero della Conoscenza del Bene e del Male”. Detto da uno che attualmente si interessa solo alla marinatura del pollo quando si cucina IL POLLO FRITTO CHE TANTI LUTTI CAUSÒ AGLI ACHEI suona alquanto bislacco, no?
Ora immaginatevi uno che più o meno si chiama Dio e vi dice “oh stronzi, potete fare di tutto e quando dico tutto non esistono limiti… stateme a sentí però: me raccomando non magnate i frutti dell’Albero della conoscenza del bene e del male… ho dovuto fa’ un compromesso co n’serpente che vive la dentro e spara n’sacco de stronzate…p otete magnà de tutto, scopà nei peggio modi… ah Eva, giusto… partorirai con dolore ma dal buco del culo de Adamo al massimo sarebbe uscito n’opossum… boh… na puzzola… n’sorcetto… viemme incontro sorè… anche la storia della costola… n’ce fa’ caso. Guarda che paradiso che v’ho dato, nun me sgarrate che sennò devo resettà e ho predisposto er gioco in modalità “facile”… nun c’ho voja, so sincero”.
Adamo andava a caccia, magnava come na merda, si rotolava su praterie indescrivibili, si specchiava in limpidi ruscelli innamorandosi solo e soltanto di se stesso. Eva in un primo momento fissava l’albero da lontano, poi iniziò a danzargli intorno inseguendo le ombre delle nuvole che vorticavano intorno all’arbusto proibito. Una mattina il serpente le disse: “buongiorno, beltà… per caso ti va di dominare l’universo?”
Eva sorrise.