Pete Townshend

Pete Townshend nasce a Londra il 19 maggio 1945 sotto il segno del Toro. Nel 1964 dà vita insieme a Roger Daltrey, John Entwistle e quel pazzo di Keith Moon alla leggendaria band rock The Who, tuttora in attività. Attenzione: gli Who SONO il rock. Il loro primo disco, memorabile, è My Generation del 1965 nel quale si augurano di morire prima di diventare vecchi (cosa che riuscirà soltanto a Keith Moon). Pete rivoluziona il modo di usare la chitarra, non solo per aver inventato riff super rock come quelli di “Baba O’Riley”, “My Generation” o “Young Man Blues” (ascoltare per credere), ma anche perché si diverte a suonare con la particolare e inconfondibile tecnica del windmill (“mulinello”), carpita dal chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards, usando il braccio appunto come fosse un mulino, e soprattutto perché sfascia la sua chitarra a fine concerto (in realtà tutta la band sfascia con gusto i propri strumenti). È uno dei primi chitarristi a farlo. Tutto documentato nell’esibizione del 1967 allo show Smothers Brothers Comedy Hour (vedi video), durante il quale la sua Vox Cheetah fa una brutta fine. Anche se non fosse stato il grande chitarrista che è stato (anzi, che è) meriterebbe comunque di restare nella storia per aver pronunciato questa frase: “Il rock non eliminerà i tuoi problemi. Ma ti permetterà di ballarci sopra.”

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Disegni di Maurizio Di Bona, testi di Stefano Scrima


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