Il diavolo e l’acquasanta

Un dannato telefona dall’inferno a un amico fortunato che ha meritato il Paradiso: “Senti – gli dice, – qui non va affatto male: si lavora due o tre ore al giorno per attizzare il fuoco; il resto del tempo ce ne stiamo con le mani in mano. E voi, come ve la passate?”. “Non parlarmene – risponde l’altro. – Un lavoro da matti. Ci dobbiamo svegliare alle sei e non possiamo coricarci che a mezzanotte. Non ne posso più!”. “Ma come! Il mondo a rovescio? Come te la spieghi?”. “Crisi di mano d’opera, mio caro… Da voi ce n’è troppa, da noi troppo poca…”.

Il diavolo e l’acquasanta (L’humour en soutane, 1966), a cura di R. Ducouret e H. Nègre, copertina e disegni di Guido Clericetti, traduzione italiana di N. P., Gribaudi editore 1967.

“saperissimi” contiene scrigni di sapere, di solito (ma non necessariamente) in forma di libro, senza la conoscenza dei quali la vita potrebbe risultare molto più arida. Considerato che soltanto noi (o quasi) siamo in possesso di questi tesori – essendo ammanicati con i pezzi grossi dei mercatini dell’usato – nel caso voleste approfondire il tale argomento, potete scrivere a redazione@arghia.it per chiederci qualche specifica delucidazione. Forse risponderemo. 


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